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Intervista al Corriere fiorentino
14 gennaio 2015
«Io e Terzani, che aveva capito tutto»
Guerre, terrorismo, economia. Gloria Germani parla del suo libro sul grande giornalista e scrittore fiorentino. «Ha indicato ai giovani un diverso tipo di rivoluzione»
«Dopo l’attentato di Parigi, quasi tutti dicono che aveva ragione Oriana Fallaci, ma io credo che, mai come adesso, ad avere ragione era invece Tiziano Terzani». La scrittrice fiorentina Gloria Germani non ha dubbi e ritiene che la spirale di violenza di cui è vittima l’Occidente sia anche «il frutto di ciò che l’Occidente stesso ha seminato negli ultimi decenni attraverso le sue guerre che hanno provocato centinaia di migliaia di vittime civili». Una tesi esposta ed argomentata nel suo ultimo libro «Terzani. Verso la rivoluzione della coscienza» (126 pagine, 9 euro), edito da Jaca Book all’interno della collana di Serge Latouche «I precursori della decrescita», che sarà presentato il 15 gennaio alle 18 a Firenze, alla libreria Ibs di via Cerretani. «Se vogliamo cambiare il mondo – sostiene Gloria Germani – dobbiamo fare come diceva Terzani: cominciare a capire le ragioni degli altri. Non certo quelle dei terroristi, ma quelle dell’Islam e delle altre civiltà che spesso crediamo di poter dominare». Aggiunge Germani: «Terzani aveva previsto l’acuirsi del terrorismo, credeva che l’11 settembre costituisse una buona occasione per un profondo esame di coscienza e per un grande ripensamento dell’umanità. In quegli anni l’America rispose con la guerra all’Afghanistan e poi all’Iraq e un risultato è stata la diffusione dei gruppi terroristici, che oggi sono aumentati rispetto a quindici anni fa».
Il libro è un riflessione sulla filosofia di quello che l’autrice definisce «uno dei più grandi pensatori della storia contemporanea». «Terzani — dice Germani — aveva capito che la nostra civiltà moderna è diventata matta per colpa dell’economia perché ha messo al vertice il dio soldo e l’aspetto materiale del mondo. Terzani credeva che la nostra civiltà stesse vivendo dentro un Mito che, attraverso i mass media e la comunicazione, vende a tutti prima i desideri e poi gli stessi prodotti. A dodici anni di distanza la grande crisi economica, ambientale ed esistenziale della modernità rende Terzani uno dei maggiori precursori della decrescita». Attraverso il volume viene alla luce soprattutto il Terzani della maturità che, come spiega Gloria Germani, «ha indicato ai giovani un tipo diverso di rivoluzione che ci riporta a un vivere più naturale, più legato ai beni comuni, più frugale ma anche affettivo. Una rivoluzione della coscienza, una rivoluzione interiore che smaschera l’illusione che la felicità consista nel possesso».